Corone di fiori per ricordare gli artificieri che persero la vita nell'Aeroporto polese
Ai piedi della lapide nella caserma dei Difensori croati dell'Istria sono state poste le corone di fiori in ricordo dei quattro artificieri scomparsi 29 anni fa e che persero la vita durante l'operazione di sminamento dell'Aeroporto polese
Con la posa delle corone di fiori alla lapide ubicata nella caserma dei Difensori croati dell'Istria è stato commemorato l'anniversario della scomparsa dei quattro veterani croati morti durante lo sminamento dell'aeroporto di Pola nel 1991. Con il loro sacrificio, i membri dell'unità speciale di polizia Vicalj Marjanović e Stevo Grbić, nonché il maggiore Marijan Vinković e il vice ufficiale Dušan Bulešić, hanno rimosso il pericolo e salvato la vita di molte persone.
Alla cerimonia hanno preso parte i delegati del Ministero della Difesa e del Ministero degli affari interni della RC e i membri delle famiglie degli scomparsi. A rappresentare la Città di Pola l'assessore all'Ufficio della Città Aleksandar Matić, presente pure la vicepresidente della Regione istriana Sandra Čakić Kuhar.
I presenti hanno onorato con un minuto di silenzio e con le parole del reverendo Ilija Jakovljević tutti coloro che hanno dato la propria vita per la libertà.
Il 10 novembre del 1991 dopo che l'esercito croato ha rilevato lo squadrone e il campo d'aviazione a Pola dall'allora JNA, quattro artificieri sono stati uccisi dalle mine durante lo sminamento della base aerea: Vicalj Marjanović, Stevo Grbić, Marijan Vinković e Dušan Bulešić. Vista la necessità di rilevare l'aeroporto militare e considerata la possibilità di far saltare in aria la pista dell'aeroporto militare, il Comando di crisi dell'allora Comune di Pola ha inviato una squadra per rilevare le strutture composta da quattro membri, due dei quali membri del Ministero degli Interni e due membri del Corpo della Guardia Nazionale (ZNG). Sono riusciti a fare in modo che i rappresentanti dell'ex JNA non facessero saltare in aria la pista, dopodiché hanno disinnescando insieme le mine con detonatori a tempo predisposti per l'innesco degli esplosivi. Il 10 novembre alle ore 13:30 gli artificieri hanno visitato nuovamente i pozzi con carica esplosiva quando gli esplosivi nel pozzo sono stati attivati e tutti e quattro gli artificieri hanno perso la vita.