Commemorazione delle vittime di Vergarolla
In ricorrenza del 72esimo anniversario dell'esplosione a Vergarolla in cui hanno perso la vita numerosi polesani, l'Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifscisti di Pola, assieme ai rappresentanti della Città di Pola, hanno posto oggi le corone di fiori al cippo memoriale accanto alla Cattedrale.
Il vicesindaco Robert Cvek, la vicesindaco Elena Puh Belci, il presidente del Consiglio municipale Tiziano Sošić con il presidente della Comunità degli Italiani Fabrizio Radin hanno onorato la targa commemorativa con una ghirlanda di fiori.
Oltre ai rappresentanti della Città di Pola hanno partecipato alla cerimonia i rappresentanti del Circolo polese, del Consolato d'Italia, quelli del Libero comune di Pola ine silio, della Regione Istriana nonché parenti e familiari delle vittime. La cerimonia è iniziata con la consueta messa nella cattedrale polese con la partecipazione della SAC „Lino Mariani“.
Esattamente 72 anni fa, il 18 agosto del 1946 alle ore 14.10, nell'allora famosa spiaggia cittadina di Vergarolla, è avvenuta l'esplosione di alcune mine antinave che, in base ai dati, hanno causato la morte di 116 civili per lo più donne e bambini, ma una ventina di corpi non è stato possibile identificare per cui di vittime ce ne sono state in numero maggiore. Si contano 216 feriti. La tragedia è avvenuta di domenica, giorno in cui la spiaggia preferita dei polesani di allora aveva un maggior aflusso. C'erano molti bagnanti e visitatori che quel giorno erano venuti per seguire la Regata del club di canotaggio Pietas Julia organizzata per continuare con i festeggiamenti della Madonna Grande.
Anche se le mine dovevano essere senza detonatori sono esplose in modo inspiegabile. L'esplosione di circa sei tonnellate di esplosivo è stata devastante e terrificante. Esistono due teorie sulla causa dell'esplosione – una è l'autoattivazione, l'altra invece è un atto premeditato. Anche se le autorità militari alleate stessero investigando, e sembra siano state rilevate tracce di ordigni per l'attivazione delle mine (secondo alcuni pareri non tutte le mine sono state disinnescate), non è stato scoperto niente di concreto che potrebbe portare ai possibili fautori.