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17/10/2019

Commemorazione del 90esimo anniversario della scomparsa di Vladimir Gortan

I rappresentanti della Città di Pola, della Regione Istriana e dell'Associzaione dei combattenti antifascisti e degli antifasciti della città di Pola hanno ricordato con una corona di fiori il 90esimo anniversario della scoprarsa dei Vladimir Gortan, patriota istriano ucciso nella baia a lui intestata. A porre le corone di fiori il vicesindaco Robert Cvek, l'assessore dell'Ufficio della Città Aleksandar Matić e il presidente dell'Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifasciti Livio Blašković con i membri della famiglia di Vladimir Gortan che hanno deposto un mazzo di fiori.

A salutare i conventuti il vicesindaco Robert Cvek che ha sottolineato l'importanza di commemorare tali anniversari e preservare la tradizione antifascista di Pola, che era e rimane una città antifascista: „Ricordiamo il 90esimo anniversario dell'uccisione del rivoluzionario istriano che già 15 anni prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale ha riconosciuto il fascismo e si è schierato dalla parte della lotta antifascista.“

Nell'ambito del programma gli alunni della scuola elementare Stoja hanno ricordato Vladimir Gortan con una serie di poesie dedicategli.

Il patriotta e antifascista croato Vladimir Gortan, contadino venticinquenne nato a Vermo di Pisino, il 17 ottobre 1929 fu condannato e fucilato a Pola in seguito alla condanna del Tribunale speciale per la difesa della Stato. Gortan come membro dell'organizzazione antifascista segreta Lotta (Borba), il 24 marzo 1929 partecipò all'azione armata contro i fascisti italiani, il cui scopo era quello di incoraggiare i residenti degli insediamenti circostanti a boicottare le elezioni che per tutto il circondario del pasinese si tenevano a Pisino e alle quali pareciparono colonne di persone. I seguaci di Gortan vollero spaventare i residenti sparando in aria per farli tornare alle loro case, ma sfortunatamente nella confusione creatasi rimase uccisa una persona e una venne ferita. I partecipanti all'azione vennero presto catturati, e Valdimr Gortan venne condannato alla fucilazione.

Vladimir Gortan e i suoi amici Živko Gortan, Viktor Bačać e Dušan e Vjekoslav Ladavac, non poterono reprimere i loro sentimenti nazionali e dimenticare le loro origini, e pagarono con la prigionia e la morte il loro amore per la patria e l'appartenenza nazionale.