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09/01/2023

Corone di fiori per ricordare le vittime del primo bombardamento avvenuto 79 anni fa

In occasione della commemorazione del 79° anniversario del primo bombardamento di Pola, avvenuto il 9 gennaio 1944, sono state deposte stamani corone di fiori al Monumento alle vittime della seconda guerra mondiale. Presenti i rappresentanti del comitato locale San Policarpo-Sisplaz, dell’Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti di Pola in collaborazione con la Società storica istriana, nonché il vicesindaco di Pola Bruno Cergnul.

I presenti hanno onorato le vittime con un minuto di silenzio.

Il vicesindaco Bruno Cergnul ha porto i saluti a nome della Città di Pola.

“Siamo qui riuniti per onorare le vittime innocenti che persero la vita nel primo bombardamento di 79 anni fa. La guerra fece a Pola molte vittime civili. Che questi esempi ci siano da monito affinché simili orrori non si ripetano mai più”, ha enunciato il Vicesindaco.

A rivolgersi ai presenti con un discorso di circostanza anche Lovoro Sangaletti e Aldo Skira.

Il 9 gennaio 1944 alle 11:15, ben 109 bombardieri ("Fortezze volanti") bombardarono Pola in tre ondate distruggendo la città. Persero la vita 101 persone, di cui solo 17 erano militari. Furono 175 i civili feriti. Tutte le vittime furono sepolte al Cimitero della marina il 14 gennaio 1944.

Nei rapporti del 301mo gruppo bombardieri è stato registrato che l’esplosione maggiore è avvenuta nelle strutture militari che sorgevano nell’area dell’attuale Parco Tito; le installazioni portuali e in particolare gli hangar sottomarini all'interno dell'arsenale furono gravemente colpiti. Furono i civili a pagare le conseguenze più gravi. Furono colpiti i Giardini, via Zagabria, via Antico, via Flaccio, via dell’Abazzia benedettina, l’intera area tra Monte Zaro, Monte Cappelletta e Montepardiso, via Radić, Tartini e Marulić. I danni più ingenti furono arrecati al Comitato locale di San Policarpo, dove furono pochi gli edifici a restare intatti. I bombardamenti del 9 gennaio 1944 causarono il maggior numero di vittime nella storia della nostra città.