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01/05/2023

Celebrata in Piazza Port’Aurea la Festa del lavoro

È stata celebrata la Festa del lavoro con la tradizionale posa delle corone di fiori alla targa commemorativa dei lavoratori caduti nel 1920 in Piazza Port’Aurea. A salutare i convenuti la vicesindaca di Pola Ivona Močenić che ha sottolineato l'importanza della celebrazione odierna, ricordando che quattro nostri concittadini di diverse nazionalità sono morti nel corso delle manifestazioni in cui chiedevano il riconoscimento dei loro diritti sul lavoro.

“La celebrazione del Festa del lavoro iniziò nel 1889 con il ricordo delle vittime dei tre massacri di Chicago avvenute tre anni prima, nel 1886, e dal 1890 la Croazia celebra questa festa, cosa molto significativa e importante. Ciò che è ancora più significativo è che nella nostra città, precisamente 103 anni fa, ci fu una tragedia e un attacco fascista a persone che semplicemente reclamavano ad alta voce il diritto alla loro dignità. Anche dopo 100 anni, si sente ancora quella stessa voce. Ogni uomo merita la propria dignità. Celebrando la Festa del lavoro, ricordiamo con gratitudine gli inizi della lotta per i diritti dei lavoratori, ma dobbiamo ricordare che noi stessi dobbiamo continuare la lotta per il progresso e il miglioramento, per raggiungere un domani migliore in cui ogni lavoratore possa vivere degnamente del proprio lavoro. E dopo tanti anni, dobbiamo tornare a parlare della dignità di ogni essere umano e lavoratore", ha detto la vicesindaca augurando a tutti i polesani Buona Festa del lavoro.

Alla deposizione delle corone di fiori hanno aderito la presidente del Consiglio municipale, Marija Marković-Nikolovski e Bruno Cergnul, vicesindaco della Città di Pola in quota CNI. Ivan Glušac, capo di Gabinetto del Presidente della Regione, si è rivolto ai presenti a nome della Regione Istriana e Tamara Brussich a nome della Comunità degli Italiani.

“La Germania ha sia il turismo che l’agricoltura e l’industria, noi non abbiamo altro che il turismo, abbiamo un'industria fallita, una produzione agricola fallita. Ci vantiamo del debito decrescente del bilancio dello Stato, che in gran parte viene coperto con l'IVA, cioè i consumi, ma per quanto tempo? Un sempre minore potere d'acquisto significa meno acquisti, quindi meno IVA. Attualmente la situazione è tale che tutto è uguale agli anni precedenti, i prezzi sono aumentanti e il potere d’acquisto è diminuito. Sempre meno bambini, intere generazioni perdute, c'è qualche speranza per un futuro migliore per questo Paese? Sono d'accordo con la protesta dei cittadini secondo cui ogni bambino dovrebbe avere diritto agli assegni familiari, indipendentemente dalla situazione finanziaria dei genitori", ha affermato Denis Buršić, commissario regionale del Sindacato degli impiegati del personale tecnico locale e regionale.

Augurando a tutti buon 1 maggio, la presidente del sindacato dell'Istria, del Quarnero e della Dalmazia, Marina Cvitić, ha fatto riferimento allo stato attuale del lavoro e dei diritti dei lavoratori in Croazia.

“La situazione non è soddisfacente, quasi 100.000 lavoratori lavorano per un salario minimo che non garantisce l'esistenza dei lavoratori, 800.000 lavoratori lavorano per un salario medio di soli 930 euro. C'è un afflusso crescente di lavoratori importati per i quali la Croazia è la terra promessa e che sono pronti a lavorare per salari uguali o addirittura inferiori. Allo stesso tempo, i nostri giovani, scoraggiati dal nepotismo e dalla corruzione, lasciano le loro case e lasciano la Croazia. I lavoratori, stanchi delle ingiustizie e della situazione che si protrae da troppo tempo, con la loro riluttanza a lottare per i propri diritti, incoraggiano ulteriormente i datori di lavoro a trattarli male. È una situazione allarmante che indica il fallimento del nostro sistema e la necessità di un'azione immediata. I lavoratori sono il cuore della nostra società, ed è per questo che tutte le istituzioni di questo paese dovrebbero lavorare per garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati, che le condizioni di lavoro siano adeguate e che i lavoratori ricevano un equo compenso per il loro lavoro, da cui possono trarre profitto per una vita dignitosa. Questo è l'unico modo per creare una società giusta in cui i cittadini desidererenno vivere e lavorare", ha affermato la Cvitić.

Dopo i convenevoli i rappresentanti della Città di Pola, dei sindacati, della Regione Istriana, della Comunità degli Italiani e dei combattenti antifascisti di Pola, hanno deposto le corone di fiori alla targa commemorativa alle vittime delle manifestazione del primo maggio del 1920 in Piazza Port’Aurea. In particolare: Luigi Lebek, Francesco Mrzljak, Odone Schmelzer e Francesco Sponza.

È seguita un'esibizione delle associazioni artistico culturali Lino Mariani, Matko Brajša Rašan e dell'Orchestra di fiati della Città di Pola con un repertorio di circostanza, e garofani rossi sono stati distribuiti a tutti i partecipanti al programma e ai numerosi passanti.