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14/07/2023

Ricordato il 103° anniversario dell'incendio appiccato alla Casa del Popolo

Venerdì 14 luglio 2023, il 103° anniversario dell'incendio della Casa del Popolo è stato simbolicamente ricordato dinanzi alla targa commemorativa sull'edificio della Camera di commercio croata a Pola.

In rappresentanza della Città di Pola a rivolgersi ai convenuti è stata la vicesindaca Ivona Močenić.

“Nella giornata odierna di 103 anni fa la Casa del Popolo fu inghiottita dalle fiamme. In essa era ubicata la Sala di lettura croata e la biblioteca pubblica con una collezione di oltre 7.000 volumi. Le inestimabili pubblicazioni che i Croati polesi hanno creato in termini di politica, cultura ed economia sono scomparse nell'incendio del 14 luglio 1920. È difficile trovare delle parole consone per giustificare questo terribile sterminio culturale. Studiando il passato, cerchiamo di capirlo e affrontarlo. Sempre dal passato dobbiamo imparare quanto sia importante rispettare e tollerare le differenze, e sono proprio la valorizzazione della diversità e del multiculturalismo i valori fondamentali su cui poggia la nostra città, così come l'intera Regione Istriana", ha affermato la vicesindaca Ivona Močenić.

Lo storico dell'Accademia croata delle scienze e delle arti Milan Radošević ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che dall'anno scorso la Città di Pola ricorda ufficialmente questo sfortunato evento. Inoltre la targa sull'edificio è stata cambiata perché la data era sbagliata da anni. Ha ricordato il triste evento accaduto 103 anni fa e ha riportato alcune informazioni sull'edificio stesso e sulla vita a Pola all'inizio del XX secolo.

“L'evento ebbe luogo la sera del 14 luglio 1920. Fu la prima manifestazione di violenza fascista a Pola. Solo due giorni prima era stata fondata a Pola una sezione fascista, ed era la loro prima azione armata. L'esercito stava sorvegliando l’edificio. L'Istria non era ancora ufficialmente annessa all'Italia e la città era sotto occupazione. L'esercito ha permesso a un gruppo di nazionalisti di incendiare questo importante edificio con i fascisti. Degli oltre 7.000 libri e riviste bruciati, solo due libri sono stati salvati, uno dei quali è conservato nella Biblioteca civica e sala di lettura di Pola, e l'altro nella Biblioteca universitaria di Pola. Non a caso i fascisti scelsero proprio questo edificio come loro primo obiettivo. Era la sede centrale dei Croati e di altri Slavi che vivevano qui. Il primo inquilino fu il dottor Ivo Zuccon, che aveva qui i suoi studi legali, quindi Lovro Škaljer e altri. Per 10 anni, fino alla Prima guerra mondiale, fu un edificio dove si svolgevano numerose conversazioni, accordi, riunioni, concerti e divenne un luogo molto vivace. La Casa del Popolo era una spina nel fianco dei fascisti che lo rasero al suolo. Quello fu il loro primo atto violento a Pola, che diede inizio a un quarto di secolo di violenze, che il fascismo condusse non solo a Pola e in Istria, ma anche nel resto d'Italia e, nella Seconda guerra mondiale, insieme alla Germania nazista, anche nel resto d'Europa", così lo storico Milan Radošević, il quale ha anche suggerito di collocare diversi pannelli informativi nell'atrio dell'odierna Camera di commercio che spiegherebbero perché la Casa del Popolo fosse importante, cosa avveniva in essa e com’era la vita culturale, politica ed economica di allora.

È stata sottolineata l'importanza di celebrare questo anniversario e di tramandarlo alle giovani generazioni affinché imparino dalla storia.

Oltre alla vicesindaca della Città di Pola Ivona Močenić, alla commemorazione hanno partecipato i consiglieri municipali, l’assessore ad interim dell’assessorato all’autonomia e all’autogoverno locale Nebojša Nikolić, lo storico Milan Radošević, i rappresentanti dell'Associazione dei combattenti antifascisti e la stampa.