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18/08/2023

Celebrazione del 77° anniversario della tragedia di Vergarolla

Ghirlande di fiori deposte in ricordo alle vittime della tragedia di Vergarolla

 

In occasione della commemorazione del 77° anniversario dell'esplosione a Vergarolla, il 18 agosto, si è svolta la Santa messa nel Duomo di Pola, al termine della quale sono state deposte corone di fiori nel Parco delle vittime di Vergarolla e in mare, nella baia di Vergarolla.

Hanno reso omaggio alle vittime il sindaco Filip Zoričić, il vicesindaco Bruno Cergnul e il presidente del Consiglio municipale Marija Marković Nikolovski ricordando:

"In data di oggi è accaduta una tragedia, sottolineo la tragedia. Non importano i punti di vista, e due teorie sulla causa della tragedia, la verità è una, sono morte 65 persone, per lo più donne e bambini, e diverse dozzine di feriti", ha detto il sindaco Filip Zoričić, esprimendo rispetto per le vittime e per la memoria del passato e della storia, ma soprattutto soffermandosi sul futuro, che deve dare spazio al dialogo, alla collaborazione, al rispetto e alla convivenza.

La vicepresidente della Regione Istriana, Jessica Acquavita, ha sottolineato che la tragedia di Vergarolla è una delle più grandi tragedie istriane e che abbiamo il dovere di ricordare, perché Vergarolla non è e non deve essere una tragedia solo per la comunità nazionale italiana e gli esuli, ma fa parte della storia di questa città, di questo territorio e riguarda tutti noi.

Il Vicepresidente del Parlamento croato e rappresentante della minoranza nazionale italiana, Furio Radin, si è rivolto a tutti coloro che sono venuti per rendere omaggio a coloro che hanno perso la vita al di fuori di ogni possibile ideologia, alle persone che hanno trovato il coraggio di venire qui. Ha notato che la tragedia di Vergarolla non viene nominata nei libri di scuola, né l'esodo o le foibe. Ha sottolineato che dovrebbero esserci sempre meno “noi e voi”, esprimendo la speranza che arrivi il tempo in cui non si farà la differenza.

Il Console onorario d'Italia a Pola, Tiziano Sošić, è intervenuto a nome suo personale e del Console Generale d'Italia in Croazia sig. Bradanini. Ha ricordato il lavoro continuo di una generazione di persone che da molti anni lavora sistematicamente per ricordare le vittime di Vergarolla esprimendo gratitudine per tutti coloro che hanno presenziato alla commemorazione.

Maurizio Tremul è intervenuto nome dell'Unione Italiana dicendo che il cammino che dobbiamo percorrere deve essere completato con quanti più gesti possibili, altamente simbolici ed etici, dai massimi rappresentanti della Croazia, Slovenia e Italia, e che con sempre maggiore convinzione e impegno, devono essere seguiti anche dai rappresentanti della società civile.

"L'amicizia e la pace si costruiscono attraverso la comprensione, la conoscenza, il rispetto reciproco, il riconoscimento delle verità e dei ricordi degli altri, il dialogo interculturale, il lavorare per il bene per essere buoni", ha affermato Tremul.

Ennio Forlani, Presidente del Consiglio della minoranza nazionale autoctona italiana della Regione Istriana, ha asserito che il Consiglio è sempre stato molto preciso e ha riconosciuto con sensibilità i fatti e le persone che hanno influenzato il nostro cammino. Per questo lo scorso anno hanno organizzato un convegno che ricorda la tragica vicenda di Vergarolla e del suo tragico eroe, il dottor Giuseppe (Geppo) Micheletti, la cui opera personale e la cui storia sono tristemente note e meritano il rispetto universale.

Boris Siljan, presidente dell'Associazione dei combattenti antifascisti e antifascisti della Città di Pola, ha ricordato la grande e dimenticata tragedia dell'esplosione avvenuta in questo luogo ora oggetto di commemorazione, ha lanciato un messaggio forte affinché simili tragedie non avvengano in il futuro.

Graziella Cazzaniga Palermo ha espresso il desiderio e l'auspicio che i nomi ei cognomi delle vittime siano iscritti sul monumento in onore alle vittime di Vergarolla.

Alla commemorazione delle vittime di Vergarolla, come di tradizione, si è e esibito il "Lino Mariani”.