Celebrata nel Parco Anne Frank la Giornata internazionale della memoria della Shoah
Parco Anna Frank
La città di Pola si è unita alla commemorazione in occasione della Giornata internazionale in memoria delle vittime dell'Olocausto nel Parco Anne Frank nell'omonimo.
A nome della Città di Pola hanno partecipato alla celebrazione il sindaco Zoričić, il vicesindaco Cergnul e l’assessora alle attività sociali, i giovani e lo sport Ivana Sokolov.
"La piantina di castagno è riuscita ad arrivare a Pola, prima nel nostro Ginnasio, e poi l'abbiamo messa qui in questo parco, a cui abbiamo dato il nome di Anne Frank, perché è un simbolo importante. È importante non dimenticare la grande tragedia di una nazione, e poi la tragedia di altre nazioni che non portano colpe. Anna Frank, la bambina che ha sofferto, è il simbolo di ogni sofferenza ed è per questo che è importante leggere nelle scuole il suo libro e parlarne. Sono grato ai professori che si occupano di questo argomento", ha detto il sindaco ringraziando i presenti.
Nel suo intervento il sindaco ha anche ricordato le guerre, le tragedie della società odierna, ha parlato dello stato della società e dei compiti di tutti noi che dobbiamo reagire subito e ora, e cambiare il mondo in meglio.
"Vorrei che tutti noi adulti fossimo modelli per i nostri figli e che Anne Frank fosse sempre presente. Lo insegniamo ai bambini. Nessun regime totalitario ha portato nulla di buono. Spero che, seguendo le orme del castagno in crescita, cresceremo tutti insieme e vivremo così. Vi invito tutti a tentare, come ha detto Anne Frank, nel momento che ci viene dato, di cambiare il mondo in meglio e ad essere un modello per i nostri figli perché possano essere in grado di cambiare il mondo", ha concluso Zoričić.
Al programma hanno partecipato gli alunni della S.E. Castagner, preparati dalla prof. Nataša Ilić Agatić, la S.E. Siana preparata dai professori Irena Giorgi e Vladimir Papić, la S.E. Monte Grande preparata dal prof. Josip Rajić, il Liceo di Pola preparato dalla prof. Sonja Milović e il Coro di Praksa diretto da Edna Strenja Jurcan. Il programma è stato condotto dalla studentessa del Liceo di Pola Nikolina Kelava, preparata dalla prof. Meri Simunov.
Il dr. sc. Igor Jovanović ha tenuto una breve conferenza sull'Olocausto e ha affermato che il termine Olocausto purtroppo è solo un termine per indicare i terribili crimini che hanno avuto luogo tra il 1933 e il 1945. In quei 12 anni nei campi di sterminio morirono 11 milioni di persone tra cui donne, bambini e anziani
"Come dovremmo combattere oggi contro coloro per i quali l'Olocausto è solo parole, che negano l'Olocausto e per coloro a cui i numeri rappresentano solo chiacchiere? In primo luogo, attraverso la cultura della memoria, in secondo luogo, attraverso l'educazione – per trasmettere solidarietà, amore, non violenza, e, in terzo luogo, per costruire un’umanità migliore", ha concluso Jovanović.
Il terribile genocidio in cui morirono milioni di vittime ricorda il male più grande accaduto nella storia dell'umanità. La liberazione del campo nazista di Auschwitz-Birkenau segnò la fine del periodo più buio della storia europea e mondiale. Oggi, 79 anni dopo, ricordiamo che crimini così terribili non devono mai più essere ripetuti, né dimenticati.