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01/05/2024

In Piazza Port’Aurea celebrata la Festa internazionale dei lavoratori

Oggi, 1° maggio, è stata celebrata Festa internazionale dei lavoratori, in piazza Port’Aurea, con la tradizionale deposizione di corone sulla targa commemorativa agli operai caduti nel 1920. A nome della Città di Pola, il vicesindaco Bruno Cergnul ha salutato i presenti, sottolineando l'importanza di questa giornata, ricordando che quattro nostri concittadini sono morti in questa piazza nelle manifestazioni di rivendicazione dei diritti dei lavoratori.

"La celebrazione della Festa internazionale dei lavoratori è iniziata nel 1889 in ricordo alle vittime di tre massacri avvenuti tre anni prima a Chicago, mentre la Croazia celebra questa festa importante dal 1890. Il fatto storico avvenuto 104 anni fa è la tragedia dell’attacco da parte dei fascisti contro le persone che si ribellarono per le ingiustizie, rivendicando pubblicamente il diritto alla propria dignità. Celebrando il 1° maggio ricordiamo con gratitudine gli inizi della lotta per i diritti dei lavoratori, ma dobbiamo continuare noi stessi la lotta per il progresso e un domani migliore, in cui ogni lavoratore possa dignitosamente vivere del suo lavoro. È sempre necessario parlare della dignità di ogni essere umano e lavoratore", ha concluso il vicesindaco Bruno Cergnul, augurando a tutti i cittadini di Pola una felice Festa internazionale del lavoro.

Alla deposizione delle corone hanno partecipato la presidente del Consiglio municipale Marija Marković-Nikolovski e il vicesindaco di Pola Ivona Močenić. A nome della Regione Istriana si è rivolto al pubblico l’assessore della Regione Istriana, Ivan Glušac, e a nome della Comunità degli Italiani di Pola la presidente Tamara Brussich.

"Luigi Lebek, Francesco Mrzljak, Odone Schmelzer e Francesco Sponza sono i nomi di quattro compagni che persero la vita qui in piazza Port’Aurea nel 1920, in uno scontro con l'esercito. Oggi la storia viene semplificata, soprattutto dalle posizioni degli estremisti di destra, indipendentemente di quale paese si tratti o dove siano al potere. Siamo orgogliosi di vivere in questa regione e in questa città. Oggi l'Istria attraente a tutti, e secondo le statistiche, assieme alla città di Zagabria, rappresenta la parte più sviluppata della Croazia. Questo sviluppo però ha anche i suoi lati negativi; mancanza di personale nei servizi pubblici, mi riferisco innanzitutto agli operatori nei servizi sanitari, nei servizi sociali, nelle case per anziani, nella polizia, nei vigili del fuoco. La ragione della mancanza è dovuta al fatto che nel nostro paese vige la perequazione e lo stesso stipendio hanno i medici, poliziotti, vigili del fuoco o insegnanti sia a Pola, Vinkovci, Gospić che a Ragusa, ma il costo di vita in Croazia è diverso da regione a regione; l'Istria e Ragusa, non può essere paragonato a quello nella Croazia continentale", ha detto l’assessore per gli affari del Presidente della regione Istriana Ivan Glušac.
La presidente della Comunità degli Italiani di Pola, Tamara Brussich, ha sottolineato che la tolleranza e la convivenza sono i temi chiave e il modello della nostra società.
"Vengono spesso usati insieme e alcuni pensano addirittura che siano sinonimi. Tuttavia, sottili differenze li definiscono nel loro significato e nei loro effetti sulla nostra società. La tolleranza è un valore importante che ci consente di accettare le differenze tra le persone, rispettarne gli atteggiamenti, le convinzioni e le identità. La convivenza ci ricorda che siamo connessi, che condividiamo lo stesso mondo e che siamo responsabili gli uni degli altri. Oggi invito tutti non solo a essere tolleranti, ma a promuovere attivamente la convivenza nelle nostre comunità", ha affermato Brussich.

Denis Buršić, rappresentante regionale del Sindacato dei dipendenti pubblici statali e locali, ha parlato della situazione sociale e dei diritti dei lavoratori.
"Oltre alle ingiustizie subite nei confronti dei lavoratori negli anni precedenti, è difficile dare impiego ai nostri lavoratori locali, che non si fidano dei datori di lavoro croati. Noi sindacati lottiamo per i lavoratori nostrani, non per gli stranieri. Senza offesa, noi siamo al servizio dei nostri lavoratori, non quelli stranieri. Abbiamo i giovani che, insoddisfatti, appena terminata l'università o qualsiasi altra scuola, vanno all'estero per cercare migliori condizioni di lavoro e di vita. Cosa possono fare in Croazia se i prezzi degli immobili sono così elevati che non possono nemmeno comprare un appartamento, non avendo la sicurezza di potere lavorare e guadagnare i soldi per pagare le rate di un appartamento", ha detto Buršić.

La presidente del Sindacato dell'Istria, del Quarnero e della Dalmazia Marina Cvitić, congratulandosi con tutti i lavoratori per la Festa internazionale dei lavoratori, ha fatto riferimento anche allo stato attuale del lavoro e dei diritti dei lavoratori in Croazia.

"Abbiamo motivo di mostrare insoddisfazione perché più del 50% dei pensionati vive al di sotto della soglia della povertà, un pensionato su quattro sopravvive con una pensione inferiore a 350 euro, oltre 30.000 pensionati lavorano part-time per necessità, perché non possono vivere con pensioni piccole, circa 30.000 lavoratori continuano a lavorare anche dopo 65 anni di vita, oltre 200.000 cittadini hanno i conti bloccati, abbiamo salari tra i più bassi d'Europa, e più di 100.000 lavoratori lavorano per un salario minimo di 670 euro", ha affermato Cvitić. Ha ricordato che oggi celebriamo il 1° maggio in memoria delle manifestazioni sindacali del 1886 a Chicago, quando 40.000 lavoratori protestarono proponendo 8 ore di lavoro, 8 ore di riposo e 8 ore per svago e cultura.

"Il messaggio che arriva da tutto il mondo è che la lotta per i diritti dei lavoratori e dell’uomo non si è mai fermata, che è ancora attuale ed è molto probabile che i nostri figli e i nostri nipoti lotteranno per i loro diritti a modo loro", ha concluso Marina Cvitić.

In conclusione i rappresentanti della Città di Pola, dei sindacati, della Regione Istriana, della Comunità degli Italiani e dei combattenti antifascisti di Pola hanno deposto le corone di fiori sulla targa commemorativa alle vittime delle manifestazioni del Primo maggio del 1920 in Piazza Port’Aurea.

Inoltre si sono esibiti le società culturali e artistiche Lino Mariani, Matko Brajša Rašan e l'Orchestra di fiati della Città di Pola con il loro repertorio, e sono stati distribuiti garofani rossi a tutti i partecipanti al programma e ai numerosi passanti.