Deposte le ghirlande sul monumento all'antifascista e patriota Vladimir Gortan
I rappresentanti della Città di Pola, della Regione Istriana, dell'Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti del comitato locale Sisplac/San Policarpo- Sisplaz e i rappresentanti dell’Associazione per la cura delle tradizioni antifasciste TIGR della Slovenia, hanno deposto oggi sul Lungomare di Pola le corone di fiori al monumento a Vladimir Gortan, in occasione del 95° anniversario della morte del grande antifascista e patriota, fucilato sul posto l'odierna baia Gortan a Pola.
Alla cerimonia di deposizione hanno partecipato a nome della Città di Pola la presidente del Consiglio municipale Marija Marković-Nikolovski e il vicesindaco Bruno Cergnul, che hanno sottolineato l'importanza di raccogliere e commemorare eventi storici significativi e di trasmetterli alle generazioni più giovani.
"Il patriota e antifascista croato Vladimir Gortan, un venticinquenne di Vermo fu condannato e fucilato a Pola il 17 ottobre 1929, dopo un'udienza davanti al Tribunale speciale per la protezione dello Stato. Come membro dell'organizzazione segreta antifascista Borba, il 24 marzo 1929 Gortan prese parte ad una campagna armata contro i fascisti italiani, il cui scopo era quello di incoraggiare gli abitanti dei villaggi circostanti a boicottare le elezioni, che dovevano svolgersi a Pisino dove si recavano colonne di persone. Gli uomini di Gortan volevano spaventare gli abitanti sparando in aria e costringerli a tornare a casa, ma purtroppo, nel panico che si scatenò, una persona venne uccisa e un'altra rimase ferita. I partecipanti all'azione furono presto arrestati e Vladimir Gortan fu condannato a morte mediante fucilazione. "Vladimir Gortan e i suoi amici Živko Gortan, Viktor Bačac e Dušan e Vjekoslav Ladavac non hanno potuto sopprimere i loro sentimenti nazionali e dimenticare la loro origine, e hanno pagato con il carcere e con la vita il loro amore per la patria e l’appartenenza nazionale", ha detto il vicesindaco Bruno Cergnul.
Si è rivolto al pubblico anche il presidente dell'UABA della Città di Pola, Boris Siljan, che nel suo discorso ha brevemente ricordato gli eventi storici più importanti che hanno portato alla fucilazione di Gortan e ha affermato che questo atto storico è stato un precursore della lotta del popolo istriano contro il fascismo per la liberazione, per la libertà nella quale viviamo oggi.
"Con questo invito tutte le autorità a restituire il nome di Vladimir Gortan alla scuola elementare Stoia, perché se lo merita", ha detto la presidente dell'Unione delle associazioni antifasciste della Regione Istriana, Ada Damjanac, e allo stesso tempo hanno invitato i presenti ad un minuto di silenzio.
A nome della Regione Istriana si è rivolto ai presenti l’assessore all’ufficio per gli affari del Presidente della Regione Istriana Ivan Glušac.
Alla commemorazione di oggi hanno partecipato i rappresentanti della polizia, della Società storica istriana e numerosi cittadini, mentre al programma corrispondente hanno preso parte la Banda degli ottoni della Città di Pola, il Coro Matko Brajša Rašan, il Coro Praksa e gli alunni della Scuola elementare Stoia.
Lo storico Milan Radošević, dopo la commemorazione, ha tenuto nella Casa dei difensori croati a Pola la conferenza "Vladimir Gortan (1904 – 1929): il simbolo dell'Istria non sottomessa".