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25/10/2024

Inaugurazione dei nuovi spazi dell'Associazione delle donne difensori della Guerra Patria

La vicesindaca Ivona Močenić, insieme alla presidente dell'Associazione Slavica Porubić Kukal, hanno inaugurato oggi gli spazi dell'Associazione delle donne difensori della Guerra Patria a Pola, all'indirizzo di via Capodistria 58.

"La vostra Associazione rappresenta una comunità forte e unica di donne che hanno coraggiosamente partecipato alla Guerra Patria. A nome mio e della Città di Pola desidero esprimere il mio profondo rispetto per il vostro contributo e sacrificio nella creazione di una Repubblica di Croazia indipendente e libera. Per molte donne la lotta è proseguita anche dopo la fine formale della guerra, perché giorno e notte si affrontarono i traumi bellici dei familiari, seguendoli nel cammino della riabilitazione e della guarigione o alla ricerca delle persone scomparse durante la guerra. L'assegnazione dello spazio per il lavoro dell'Associazione è solo uno dei modi in cui la Città di Pola sostiene la vostra importante missione, e cercheremo di continuare a sostenervi anche attraverso altre forme di aiuto", ha detto detto la vicesindaca.

La presidente dell'Associazione Slavica Porubić Kukal ha colto l'occasione per ringraziare la Città di Pola per lo spazio concesso ed ha espresso il desiderio di una collaborazione ancora migliore in futuro.

Alla cerimonia di apertura ha partecipato, a nome della Regione Istriana, Ivan Glušac, assessore all’ufficio degli affari del Presidente.

L'Associazione delle Donne Difensori della Guerra Patria a Pola riunisce le donne che hanno partecipato attivamente alla guerra, con l'obiettivo di preservare la memoria del contributo e del sacrificio delle donne nella difesa della Repubblica di Croazia. Oltre a coltivare i valori del patriottismo e dell’umanità, l’Associazione fornisce sostegno ai suoi membri attraverso varie attività, che incoraggiano l’inclusione sociale e promuovono l’unità tra i difensori croati.

La Città di Pola ha ceduto all'Associazione lo spazio in via Capodistria per un periodo di cinque anni per un compenso simbolico.