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06/01/2025

Il sindaco Filip Zoričić: è necessario fidarsi del personale pedagogico, nessun bambino merita di essere isolato e dovrebbe avere una possibilità in una nuova scuola

Il sindaco Filip Zoričić e l’assessora Ivana Sokolov

Le scuole di Pola e i professionisti pedagogici hanno fatto la loro parte, ma occorre modificare l'ordinanza sulle misure pedagogiche

Il sindaco Filip Zoričić e l’assessora alle attività sociali, i giovani e lo sport Ivana Sokolov hanno tenuto stamani, 6 gennaio, una conferenza stampa nella quale hanno parlato del trasferimento di un alunno in un’altra scuola elementare polese e dell'introduzione dei servizi di sicurezza nelle scuole.

"Chiediamo che il bambino venga ammesso nella nuova scuola e che segua il processo educativo secondo il programma individualizzato e con un assistente didattico, che i genitori mandino i loro figli a lezione domani e che le lezioni si svolgono regolarmente. Crediamo che andrà tutto bene, ma occorre modificare l'Ordinanza sulle misure pedagogiche", ha affermato il sindaco nella conferenza stampa tenutasi alla vigilia dell'inizio del secondo semestre dell'anno scolastico 2024/2025.

Il sindaco Zoričić ha affrontato il tema attuale del trasferimento dell’alunno considerando il livello locale e statale. Egli ha sottolineato che in una scuola i servizi professionali hanno svolto il loro ruolo in modo professionale, hanno seguito l’alunno e hanno deciso in merito al trasferimento secondo l'ordinanza sulle misure pedagogiche. Il sindaco ritiene che il servizio professionale scolastico abbia adempiuto come di dovere agli obblighi di legge, così come l'altra scuola in cui è stato trasferito l’alunno e il Dipartimento della Regione per l’Istruzione.

"Trasferire un bambino da una scuola all’altra non è la soluzione. Le scuole e il dipartimento della Regione hanno dovuto farlo perché queste sono le procedure. Ma se dovesse arrivare un'ondata di insoddisfazione, allora i regolamenti e le leggi dovrebbero assolutamente essere cambiati", ha enunciato il sindaco Zoričić.

Ritiene che trasferire un bambino di nove anni in un'altra scuola a pochi chilometri da quella attuale non risolva il problema ed ha espresso il suo rammarico per il fatto che la fiducia nel sistema scolastico sia stata irrimediabilmente persa. Ha menzionato anche la possibilità del modello sloveno di seguire le lezioni da casa nei casi in cui i genitori lo richiedano e tale metodo viene utilizzato come possibilità per risolvere un’eventuale situazione problematica.

"Il bambino va tutelato. I servizi professionali che operano nel sistema sanno come svolgere il proprio lavoro. Nessun bambino merita di essere isolato e dovrebbe avere una possibilità in una nuova scuola con un approccio individualizzato e un assistente didattico. Comprendiamo che i genitori siano preoccupati, ma è qui che si perde la fiducia nel sistema e l’istruzione è il fondamento della società. Ogni scuola deve avere un'intera squadra di esperti per aiutare i bambini, psicologi, pedagogisisti, logopedisti, pedagoghi sociali. Pola ha attivato un Team mobile, ma se la scuola ha un sistema di servizi professionali, il problema nella scuola sarà risolto più rapidamentee e sarà quindi affrontato anche a livello nazionale", ritiene il sindaco Zoričić.

Il sindaco ha riferito che da domani, 7 gennaio, primo giorno del secondo semestre, otto scuole elementari di Pola saranno dotate di guardie per aumentare il livello di sicurezza dei bambini nelle scuole, in seguito al tragico evento avvenuto nella scuola elementare Prečko di Zagabria l'ultimo giorno del primo semestre.

"Abbiamo fatto quanto possibile a livello locale, ma è una decisione materiale e organizzativa temporanea. Tuttavia, attraverso gli asili nido e le scuole, dobbiamo prima iniziare a dare fiducia al personale tecnico e scolastico e risolvere i problemi profondi che sono culminati durante la pandemia e sono poi arrivati nelle scuole. Questo è un problema davvero serio ed è molto importante promuovere l'educazione e l'istruzione dei bambini", ha affermato il sindaco.

Ha parlato anche della consultazione elettronica avviata dal Ministero competente in merito all’operatore che dovrebbe essere responsabile anche dei conflitti tra alunni. Secondo lui attraverso la consultazione telematica molte cose cambieranno e si definirà chi sarà la figura professionale competente e quali saranno le sue mansioni.

L’assessora alle attività sociali, i giovani e lo sport Ivana Sokolov, ha dichiarato che la Città di Pola offre il servizio di sicurezza per tutte le 11 scuole elementari di Pola e che otto scuole hanno accettato la proposta. Le restanti tre scuole dispongono già di un sistema organizzato di chiusura e di controllo di entrata e uscita. La preside Sokolov ha ricordato che venerdì 3 gennaio, su iniziativa della Città, si è svolto l'incontro con i presidi delle scuole primarie, i rappresentanti della polizia e dei servizi di sicurezza con l'obiettivo di aumentare la sicurezza nelle scuole elementari dal primo giorno del secondo semestre di questo anno scolastico.