La Città di Pola celebra un anno di attuazione del programma Housing First per le persone senza dimora
Il sindaco Zoričić e l’assessora sindaco Ivana Sokolov hanno ricevuto una lettera ufficiale di ringraziamenti a nome dell'organizzazione World Habitat
Si è celebrato oggi presso il Palazzo municipale il primo anno di attuazione del programma Housing First, realizzato dall'associazione AjA con finanziamenti diretti dal bilancio della Città di Pola. Alla celebrazione hanno partecipato il sindaco Zoričić, l’assessora alle attività sociali, i giovani e lo sport Ivana Sokolov, i dipendenti dell'associazione AjA e i beneficiari dell'edilizia abitativa organizzata e del programma Housing First.
"Questa è una bella storia urbana, una storia sulle persone che vivono accanto a noi, i nostri vicini, coloro le cui lotte quotidiane spesso rimangono invisibili. Quando qualcuno vive accanto a te e non ha le condizioni di vita che vorremmo per la nostra famiglia, per i nostri figli, ci spinge ad agire. Ed è per questo che questo momento è estremamente importante. Sono orgoglioso che la città abbia fatto questo passo avanti. Ricordo le situazioni difficili del passato, quando le persone vivevano in condizioni indegne di un essere umano. È proprio per queste esperienze che considero questo progetto la storia più bella della nostra città. Ne sono molto orgoglioso perché dimostra che il servizio pubblico può e deve essere umano. La felicità più grande è quando aiuti qualcuno a trovare un nuovo inizio. Non è solo un cambio di tetto sopra la testa, è un ritorno alla dignità e alla speranza. Oggi, mentre celebriamo il primo anniversario di questo programma, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro sostegno. E voi che avete avuto il coraggio di uscire dall'abisso della vita e ricominciare, avete dimostrato cosa significa la forza dello spirito umano. Pola sta dando così l'esempio ad altre città. Il nostro desiderio è semplice: che tutte le persone siano uguali, si sentano dignitose e senza vergogna, perché la dignità di ogni individuo arricchisce la nostra casa comune", ha affermato il sindaco.
Il modello Housing First è stato implementato con successo in tutto il mondo per oltre 20 anni, mostrando risultati concreti nella riduzione del fenomeno dei senzatetto e nel miglioramento della qualità della vita dei beneficiari. Pola è la prima città in Croazia a riconoscere questo modello come l'unico che fornisce risultati concreti nell'assistenza alle persone senza fissa dimora, diventando così un esempio per le altre comunità locali. Con questo modello la Città di Pola garantisce una vita dignitosa ai suoi cittadini bisognosi e dimostra che le politiche socialmente responsabili portano risultati concreti.
La presidente dell'Associazione AJA, Helena Babić, ha sottolineato l'importanza del lavoro congiunto e del sostegno della Città di Pola, sottolineando che questa è l'unica strada giusta per ottenere veri cambiamenti nella soluzione del problema dei senzatetto. La Città di Pola ha ottenuto i fondi per l'attuazione del programma Housing First per il 2025.
Un momento speciale è stato segnato dalla gratitudine dei beneficiari del programma, che per la prima volta hanno avuto l'opportunità di parlare pubblicamente della loro esperienza. In segno di gratitudine, a nome di tutti i residenti coinvolti nel programma nel 2024, hanno consegnato una lettera di ringraziamenti alla Città di Pola, mentre i dipendenti dell'associazione AjA, a nome dell'organizzazione World Habitat, hanno consegnato al sindaco e all’assessora Sokolov con una lettera ufficiale di sostegno, sottolineando ulteriormente il significato di questa giornata e l'importanza di promuovere avanti il programma Housing First nella comunità locale.
"La Città di Pola vuole continuare a essere un esempio di buona pratica nella risoluzione del problema dei senzatetto, non solo attraverso programmi specifici come "Housing First", ma anche attraverso il modo in cui parliamo delle persone che si trovano in quella situazione. Pertanto, in questa occasione, invitiamo tutti a usare il termine "persona senza fissa dimora" invece di "senzatetto". Questa scelta di parole non è solo simbolica, ma ha un peso reale e influenza la percezione e l'atteggiamento della società. Il termine “persona senzatetto" può creare stigma e ridurre una persona alla sua situazione attuale, mentre "senza fissa dimora" sottolinea che si tratta di persone le cui circostanze possono cambiare con il giusto supporto. Il programma "Housing First" dimostra che una casa non è un premio, ma il fondamento per una vita dignitosa e un'opportunità per un nuovo inizio. Ecco perché il linguaggio che usiamo deve riflettere umanità, rispetto e fede. La Città di Pola rimane impegnata in questo modello, non solo come soluzione per la sicurezza abitativa, ma anche come "Un passo avanti verso una società che non esclude nessuno", ha affermato il sindaco Sokolov.
Nel corso dell'evento è stato proiettato un video preparato da World Habitat e Housing First Europe Hub; le organizzazioni hanno inviato congratulazioni e un messaggio di sostegno alla Città di Pola per aver riconosciuto e implementato questo modello come parte della politica locale. Le politiche locali sono fondamentali nell'attuazione del programma Housing First perché consentono una soluzione sistematica e a lungo termine al problema dei senzatetto attraverso il sostegno diretto alle persone bisognose. Questo approccio garantisce una sistemazione permanente ai membri più vulnerabili della comunità, con particolare attenzione alla residenza permanente, migliorando così la qualità della vita degli individui e la coesione sociale complessiva.
Questo evento ha confermato ancora una volta che Pola è una città leader in Croazia nell'introdurre soluzioni concrete, innovative e umane al problema dei senzatetto, dando l'esempio ad altre città su come la politica locale possa e debba essere uno strumento per un cambiamento sociale positivo. Oltre a migliorare significativamente la qualità della vita degli utenti. Il modello Housing First consente inoltre una spesa più efficiente dei fondi pubblici. Nel lungo termine, riduce la pressione sui sistemi sociali e sanitari, sui servizi di emergenza e sui rifugi, indirizzando così le risorse verso soluzioni sostenibili anziché verso interventi a breve termine.